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LIBERAZIONE - 31 MARZO 2002

Ancora umiliazioni per il popolo Apache

Anche l'Italia coinvolta in un caso di violazione dei diritti umani in Arizona. Da dieci anni infuriano le polemiche sul monte Graham, luogo di culto per la comunità Nativa. Occupata da americani ed europei per costruirvi un osservatorio astronomico, la montagna è ora oggetto di interpellante parlamentari presso l'UE e l'ONU

Nella difficile lotta dei nativi americani per la sopravvivenza della loro cultura e delle loro tradizioni, un'ennesima battaglia si sta consumando, iniziata in sordina e ora alla ribalta delle cronache. E' la battaglia degli Apache per salvare Mount Graham, l'ultima simbolo sacro rimasto a questo fiero popolo. Il monte Graham si trova in Arizona, nei pressi della  riserva San Carlos. Per gli Apache è da sempre il massimo luogo di culto: è su quel monte che si svolgono le loro principali funzioni religiose ed è il posto dove i Medicine-men trovano le erbe che servono per curare. Ma da più di dieci anni è minacciato da un progetto che prevede la costruzione di un osservatorio astronomico. E per questo è stato da tempo chiuso proprio ai Nativi, abituati da tempo a visitarlo e ad usarlo come riferimento spirituale. Il progetto prevede la costruzione di 7 telescopi, di cui due sono già stati costruiti, con un danno incalcolabile all'ecosistema locale, unico nel suo genere perché ultimo esempio rimasto nella zona dell'habitat ecologico esistente nell'ultima glaciazione.
Da 1990 il popolo Apache protesta contro il progetto ed è riuscito a fermarlo in parte, grazie anche alle proteste delle altre nazioni indiane e a gruppi di sostegno di tutto il mondo. Molti degli sponsor, vista la strenua opposizione e considerata la scarsa visibilità del luogo si sono ritirati o si stanno ritirando. Rimangono invece, tra i sostenuitori e finanziatori irriducibili, la Specola Vaticana e l'osservatorio di Arcetri, finanziato dal governo italiano. Quest'ultimo è direttamente coinvolto nella costruzione del più importante dei telescopi, chiamato "Large Binocular Telescope" (LBT), che sarà il più grande telescopio ottico dell'emisfero Nord.
Il Monte Graham, con i suoi 3.200 metri di altezza, è una delle cime più alte dell'Arizona. Il nome apache, "Dzil Nchaa Si An", "Grande Montagna Seduta", riflette la sua forma larga e appiattita sulla cima. Riveste da tempi immemorabili una funzione di centralità per la comunità nativa: gli Apache conservano infatti tra le loro cerimonie 32 canti di vita, dati dal Creatore agli Antenati e 16 di questi contengono riferimenti diretti al Graham.
Il monte ha fatto parte della riserva San Carlos fino al 1873. Ma anche dopo la scorporazione dalla riserva (dovuta alla progressiva restrizione dei suoi confini), Mount Graham ha continuato a rappresentare il massimo luogo sacro per il popolo Apache, che ha continuato fino a pochi anni fa a svolgere riti e preghiere nei siti più incontaminati del monte, dove si trovano le sorgenti sacre necessarie per le loro cerimonie.
La montagna rappresenta un patrimonio unico di diversità biologica, essendo uno dei rari ecosistemi inalterati nel deserto del Sud Ovest degli Stati Uniti e del Messico. L'area possiede 5 delle 7 zone vegetali del nord America che vanno dalla vegetazione desertica alla foresta boreale.
Anche per questo da più di dieci anni la Nazione Apache sta lottando con ogni mezzo per fermare il progetto. Il Consiglio Tribale di San Carlos ha emesso più volte risoluzioni ufficiali contro l'osservatorio in costruzione, considerato una vera e propria dissacrazione. Le risoluzioni sono state appoggiate dalle altre Nazioni Apache e dalla maggioranza delle altre nazioni indiane. Il maggior movimento in difesa della montagna sacra è la Apache Survival Coalition, fondata da Ola Cassadore su incarico del Consiglio Tribale degli Apache San Carlos. Ola Cassadore, sorella del grande Apache e leader tradizionale Philip Cassadore, è stata incaricata dal fratello di proteggere la montagna, quando ancora non esisteva il progetto. Ola Cassadore è una personalità di grande spicco nella comunità Apache San Carlos, e insieme al marito Mike Davis, porta avanti la sua missione supportata dai capi spirituali della sua Comunità. Al fianco del popolo Apache si sono schierate numerose Tribù e movimenti di popoli nativi tra cui: International Indian Treaty Council, National Congress of American Indians, American Indian Religious Freedom Coalition, White Mountain Apache Tribe, Fort Apache Indian Reservation, White Mountain Apache Heritage Program, Navajo Nation, Tohono O'Odham Nation e molti altri.
Negli ultimi dieci anni Ola Cassadore e Mike Davis sono venuti numerose volte in Italia per chiedere al governo di bloccare i fondi per l'osservatorio. L'ultima visita è avvenuta nel mese di giugno 2001, organizzata dalla Ecospirituality Foundation. La loro visita aveva lo scopo di sensibilizzare gli italiani sul loro problema e di incontrarsi con varie personalità politiche. In quell'occasione sono state mobilitate tutte le forze a sostegno della loro causa e sono avvenuti importanti incontri con un ampio ventaglio di forze politiche italiane. A seguito dell'ultima visita di Ola Cassadore, in Italia si sono attivate una serie di iniziative politiche a favore di Mount Graham. La più importante di queste è una mozione presentata alla Camera dei Deputati dall'on. Paolo Cento, in cui si chiede al governo il blocco dei finanziamenti destinati all'osservatorio. La mozione, firmata da 35 membri di tutti i Gruppi parlamentari, è stata messa in discussione il 28 gennaio scorso ed il dibattito è tuttora aperto.
Della questione si stanno interessando anche l'Europarlamento e le Nazioni Unite.

Rosalba Nattero
Rappresentante per l'Italia
della Apache Survival Coalition


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© Rosalba Nattero